Chi ha l’obbligo di installare la segnaletica di sicurezza?
L’obbligo di installare la segnaletica di sicurezza dipende dal contesto specifico e dalle leggi e normative vigenti nel paese in cui ci si trova. Tuttavia, in generale, l’obbligo di installare la segnaletica di sicurezza ricade sulle persone o le organizzazioni responsabili della gestione e della sicurezza di un determinato ambiente.
Nel contesto lavorativo, ad esempio, l’obbligo di installare la segnaletica di sicurezza può ricadere sul datore di lavoro. Quest’ultimo è tenuto a fornire un ambiente di lavoro sicuro, e a prendere le misure necessarie per ridurre al minimo i rischi per i dipendenti. Ciò può includere l’installazione di segnaletica di sicurezza per avvisare gli addetti ai lavori dei potenziali pericoli presenti nell’ambiente di lavoro.
Nel contesto pubblico, l’obbligo di installare la segnaletica di sicurezza può ricadere sulle autorità locali o sui gestori delle strutture pubbliche, proprio come succede per i segnali stradali che conosciamo e seguiamo comunemente. Allo stesso modo, infatti, gli edifici pubblici come scuole, ospedali o centri commerciali devono essere dotati di segnaletica di sicurezza, indicando le uscite di emergenza, i percorsi di evacuazione o i dispositivi antincendio.
Cos’è la segnaletica di sicurezza
La segnaletica di sicurezza comprende tutti gli strumenti e i cartelli necessari al fine di informare circa una potenziale situazione di pericolo. Essi si dividono in tipologie differenti, ciascuna con il proprio scopo, che talvolta è quello di segnalare una minaccia, oppure di vietare l’accesso, ma anche di segnalare ai dipendenti un comportamento corretto da mantenere. Per questo motivo ogni cartello ha delle caratteristiche specifiche, in quanto a forma, colore, simbolo e funzione.
Ogni tipologia di segnaletica di sicurezza deve comunque essere sempre ben visibile e dalle dimensioni adeguate all’ambiente in cui si trova, tale da essere visibile da più punti del luogo. Inoltre, i segnali non possono essere posizionati troppo vicini tra loro e devono essere sottoposti a periodica manutenzione, quindi controllati, puliti, aggiustati e, se necessario, sostituiti.
Quando è obbligatorio utilizzare la segnaletica di sicurezza?
In base alla normativa vigente, e in particolare al D.Lgs 81/2008 Titolo V dall’art.161 all’art.164, la segnaletica di sicurezza è obbligatoria in tutte quelle situazioni in cui un eventuale pericolo o rischio per la salute di un individuo non può essere limitato o evitato. In questi testi, inoltre, sono evidenziati i casi in cui è obbligatoria la segnaletica e le relative sanzioni in caso di mancato adeguamento e rispetto della sicurezza. Nel testo, inoltre, i segnali di sicurezza sono suddivisi in permanenti e temporanei, gruppi che comprendono gli elementi di seguito elencati.
Segnali permanenti:
- I cartelli che segnalano divieti, avvertimenti o obblighi per la salute e la sicurezza dei lavoratori
- I cartelli che segnalano mezzi antincendio e di soccorso
- La segnaletica su tubazioni e contenitori con sostanze classificate come pericolose (secondo CE n. 1272/2008)
- La segnaletica di rischio urto contro ostacoli o di rischio caduta
- La segnaletica che organizza le vie di circolazione in azienda
Con segnaletica temporanea, invece, si definiscono avvisi, cartelli e comunicazioni atte a indicare una prescrizione immediata e contestuale (ad es. raccolta persone, sgombero di un’area, attività e lavori non permanenti).
Tipologie segnali sicurezza
I segnali di sicurezza si dividono in gruppi, riconoscibili grazie a forme, colori ed elementi che li caratterizzano. Vediamoli insieme.
- Segnali di divieto: vietano un comportamento che potrebbe mettere in pericolo qualcuno. Hanno forma rotonda e sono caratterizzati da un pittogramma nero disegnato su fondo bianco, oltre ad essere caratterizzati da un bordo rosso e una diagonale, anch’essa rossa. Esempi di divieto sono quelli di non fumare in un luogo chiuso o in presenza di sostanze infiammabili, il divieto di non toccare oggetti o macchinari, divieto di rimuovere dispositivi di sicurezza indossati, divieto di non entrare in un luogo se non si è addetti ai lavori o non si ha un’autorizzazione e così via. Si tratta quindi di regole ideate per proteggere le persone da situazioni rischiose e devono essere immediatamente identificabili. Il colore rosso indica infatti una situazione di allarme e viene appositamente utilizzato a questo scopo. Tra questi rientra, come detto sopra, il cartello vietato fumare, che deve soddisfare specifici requisti e che ha il fine di proteggere la salute pubblica e promuovere ambienti salubri e privi di inquinamento da sigaretta.
- Segnali di pericolo: avvertono circa una situazione che può essere rischiosa. Hanno forma triangolare e sono caratterizzati da un pittogramma nero su fondo giallo con bordo nero. Esempi di segnali di avvertimento sono la presenza di materiale nocivo o esplosivo, macchinari in movimento, pericolo di caduta, tensione elettrica rischiosa per le persone, impianti ad avviamento automatico, pericolo di raggi laser e molti altri.
- Segnali di prescrizione: questi segnali danno informazioni con lo scopo di far eseguire alle persone degli obblighi in particolari situazioni o ambienti. Hanno forma tonda e un disegno di colore bianco su sfondo azzurro, che deve ricoprire almeno il 50% della superficie del disegno.
Questi segnali sono importanti per evitare incidenti o infortuni di qualsiasi entità e comunicano quali siano i dispositivi di protezione individuale di cui obbligatoriamente le persone devono munirsi per poter accedere o lavorare in determinati luoghi/ambienti. Tra questi rientrano i dispositivi per proteggere gli occhi, calzature apposite, quelli di protezione dell’udito, l’utilizzo dei guanti e così via.
Altri segnali di sicurezza servono invece a dare istruzioni sull’ubicazione delle uscite di sicurezza o relativamente ai mezzi di soccorso e/o salvataggio a cui ricorrere in caso di necessità. Hanno forma quadrata o rettangolare e sono caratterizzati da un pittogramma bianco su sfondo di colore verde che deve ricoprire almeno il 50% della superficie. A questa classe di segnali appartengono anche quelli che indicano alle persone come comportarsi in casi di incendio.
La segnaletica per le attrezzature antincendio indica invece dove si trovano le relative attrezzature. Sono di forma quadrata e sono caratterizzati da pittogramma bianco su sfondo di colore rosso.
I cartelli sull’ubicazione dei presidi antincendio sono fondamentali perché permettono alle persone di sapere immediatamente dove si trovano le attrezzature salvavita come i campanelli d’allarme, gli estintori, le lance, gli idranti, e le posizioni delle uscite di emergenza.
Esistono poi una serie di altri segnali Si tratta di segnali supplementari, che danno informazioni supplementari e integrano cartelli già esistenti. Tra questi vi è la segnaletica di informazione e di ostacolo, quelli da pavimento e così via.
Segnaletica per esterni: parcheggi aziendali
Tra i segnali utilizzati di frequente vi sono anche quelli che riguardano le aree di parcheggio pubbliche o private, custodite o meno. A tal proposito, infatti, i segnali di “Parcheggio privato” e “Parcheggio incustodito” vengono utilizzati per comunicare informazioni specifiche ai conducenti riguardo al tipo di parcheggio disponibile in una determinata area. Infatti, se si ha una proprietà privata, come una residenza o un’azienda, e si desidera limitare il parcheggio solo ai veicoli autorizzati o ai visitatori autorizzati, si può utilizzare la prima tipologia di segnaletica, mentre se il parcheggio non è sorvegliato e si vogliono avvisare i guidatori dei rischi che il veicolo incustodito corre, si può ricorrere al secondo tipo di segnale.